Nel pieno della stagione turistica e delle frequentazioni di strutture ricettive, il Nucleo Operativo dei NAS, ha proceduto ad una ispezione in tutta Italia, dei parchi acquatici. Ben 14 sono stati chiusi perché dalle analisi effettuate nelle acque delle piscine risultava l’uno filiformi fecali e cariche batteriche tali da rendere pericoloso immergersi nelle acque. La provincia di Messina è nell’elenco delle strutture chiuse seguita da Viterbo? Latina, Napoli, Bari e Reggio Calabria. Non solo le acque non erano a norma dal punto di vista igienico ma anche la sicurezza delle strutture era dubbia: mancava la cartellonistica e l’indicazione delle norme anti Covid. Controlli anche sulla parte della ristorazione. Sono stati individuati 250 chili di cibo andando a male o non tenuto secondo le norme igieniche previste. Anche gli spazi in cui venivano cucinato i pasti risultavano troppo ristretti e non rispettavano i criteri base previsti per i luoghi di ristorazione.